Come hanno deciso x noi
Ebbene si, mi sposo!
Decisione sofferta? Ragionata? A lungo meditata?
No!
Semplicemente decisa dalla sala ricevimenti in cui sono andato a chiedere informazioni per una remota, quasi impossibile ipotesi di "grande passo".
Spiego.
Ormai convivo da qualche anno e la mia compagna, in un attimo di inaspettata insoddisfazione per il nostro regime di anarchia di coppia, ha chiesto la mia mano (modo romantico per definire un "ci dobbiamo sposare, oppure continuare così a vita? Ma io sono stufa, eh?!? Sempre tu ed io...io e tu...ma io mi sono stancata...").
Ed ecco il nostro eroe alle prese con una lista di sale ricevimento a cui chiedere qualche indicazione circa le modalità, le usanze e le tradizioni di questo rito antico, iniziatico, quasi esoterico...una sorta di massoneria di coppia!
Troviamo una sala, la contattiamo e ci rechiamo presso di loro su appuntamento.
Come andò l'appuntamento lo racconterò di seguito, il resto si perde tra miti e leggende...
Io: Buongiorno.
Lei (la mia Lei): Buongiorno.
L'altra (la tipa che ci accoglie): Benvenuti. Quando vi sposate?
Io: Hemm...non saprei...diciamo che non abbiamo ancora le idee chiare e stiamo raccogliendo informazioni per poi comprendere meglio il tutto.
L'altra: Bene, allora cominciamo il giro (e si avvia verso un giardino). Questo è l'ingresso. Da quel cancello arriverete voi e qui (indica una zona franca sotto dei pini) ci saranno i vostri parenti ed amici ad attendervi mentre i camerieri servono l'aperitivo all'americana, facendo girare vassoi di tartine, cocktails, salsine e cibarie varie che i vostri ospiti potranno degustare (avrà voluto dire "assaltare"?!?) in attesa che voi arriviate in sala. Una volta arrivati, ci sarà l'applauso (L'APPLAUSO?!? Ma io non voglio 'ste cafonate...se vogliono mangiare fino a sfondarsi, a spese mie, almeno siano civili!) e si proseguirà verso il poggetto (piccolo poggio, collinetta) dove verrà allestito l'antipasto a buffet (che dalle mie parti è sinonimo di "buffettùn'"...schiaffoni).
Io: ...
Lei: ...
L'altra (girando ed avviandosi verso il poggetto): Qui verranno allestiti tutti i...blablabla...che poi...blablabla...ed infine si completa il tutto sulla piscina con blablabla. Se volete seguirmi dentro, andiamo in ufficio e vi spiego tutto.
Io: ...
Lei: ...
Io, tra me e me, penso "Mah, forse dovevo venire con le idee un po' più chiare...".
Ci porta in un ufficio con un monitor su cui ciclano immagini di roba da mangiare succulentissime, gruppi musicali che si alternano in stili musicali differenti e ci piazza in mano due pacchetti tra cui decidere.
L'altra: Allora, quando avevate intenzione di sposarvi?
Io: Hemm...
Lei: Mmm...in realtà non abbiamo una data.
L'altra: Come periodo?
Lei: Avevamo pensato a dicembre, ma poi non vorremmo facesse troppo freddo.
L'altra: Qui, d'inverno, essendo una zona interna, nevica spesso e le temperature scendono sotto lo zero.
Io guardo fuori il vento gelido che sferza alberi e prato e mi immagino in elegante tuta da neve gessata, con cravatta grigia tono su tono, a gustare ghiaccioli di cocktails e tartine sul poggetto appena visitato.
Lei: Ok, vediamo qualcosa nel periodo estivo.
L'altra: Allora...giugno, luglio, agosto e settembre li abbiamo già tutti occupati, nel fine settimana.
Io: Ma noi non ci sposiamo quest'anno. Avevamo intenzione di farlo l'anno prossimo (questo viaggio nell'ignoto è avvenuto in gennaio).
L'altra: Io sto GIA' parlando dell'anno prossimo.
Io: AZZ!
Lei: Che date ci sarebbero disponibili?
L'altra ci spara fuori una ventina di date infrasettimanali e ci chiede se vogliamo sposarci di mattina o di sera.
Lei: Lui vorrebbe di mattina, io non so, forse di sera.
L'altra (senza nemmeno farci finire di parlare): Io vi consiglierei un matrimonio serale, è più suggestivo.
Io continuo a pensare tra me e me "Mah, forse dovevo venire con le idee un po' più chiare...".
Lei: E allora vada per il serale.
L'altra: Bene, ora che abbiamo deciso il periodo e l'orario, vorreste darmi qualche data orientativa tra quelle che vi ho mostrato?
Io: ...
Lei: ...
L'altra: Giusto per restringere il campo.
Io e Lei ci guardiamo, guardiamo le date e ne scegliamo un paio.
L'altra: Bene, avete una settimana per fermare una di queste date.
Io: ...
Lei: ...
L'altra: Vi lascio tutti i dettagli e prendo alcuni vostri estremi.
...io stavo già per slacciarmi i pantaloni quando colgo la differenza tra "estremi" ed "estremità"...con nonchalance mi ricompongo.
L'altra: Bene, ora che abbiamo tutto, attendo una vostra telefonata. E' stato un piacere. A risentirci!
Io e Lei andiamo via sempre più perplessi, entriamo in auto e ci rendiamo conto che molto è cambiato dal medioevo: allora, i matrimoni venivano organizzati dalle famiglie, il coniuge ti veniva imposto sin dalla nascita e tu non avevi la possibilità di decidere nulla. Ora è tutto diverso, c'è molta più democrazia nuziale, più dignità per gli sposi...MA ANCHE NO!
Ci hanno organizzato arrivo, applauso (?!?!...MA IO NON LO VOGLIO!!!), cibo, musica, data, arco temporale della giornata, menù e quant'altro.
...e noi eravamo andati lì per chiedere un paio di informazioni...
E' come se mi fossi fermato a chiedere un'informazione stradale su dove fosse il Colosseo e me ne fossi uscito con un contratto di un maxi appartamento acquistato con vista sul Colosseo.
Ora capisco il "povero" Scajola...